Installazione realizzata alla Pelanda nell’ambito di Digitalife 2015 – Luminaria.

“Inferno” è un’installazione robotica, ispirata all’omonima performance, in cui gli artisti reinterpretano la visione dantesca dei “gironi dell’Inferno” e, in particolare, fanno una riflessione sul concetto di punizione. Nella performance, infatti, gli spettatori sono chiamati a indossare degli esoscheletri robotici, che infliggono loro dei movimenti-punizioni. Una coreografia programmata, di cui il pubblico diviene il mezzo e non il fine. Nell’installazione, gli esoscheletri – vere e proprie entità autonome – si dimenano misteriosamente nell’oscurità in un’alternanza di suoni, luci e movimenti programmati. Quello che gli artisti ottengono è un ambiente immersivo e multisensoriale, di cui i robot sono i nuovi abitanti. La nostra Giulia Ripandelli si è sacrificata per WunderMap offrendosi come volontaria alla performance proposta dai due artisti canadesi.

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